Mare mostro, basta plastica nei cosmetici

Mare mostro, basta plastica nei cosmetici

Grazie a Marevivo arriva una legge, petizione online per velocizzare i tempi di approvazione

L’uso di molti prodotti di bellezza sta alimentando il “mostro” della plastica, che sempre di più invade i nostri mari e si insinua, giorno dopo giorno, nella nostra catena alimentare. In Europa nel 2013, solo per i prodotti di bellezza, sono state impiegate quasi 5.000 tonnellate di microplastiche (soprattutto per scrub, bagnoschiuma, dentifrici ma anche rossetti, maschere, mascara, idratanti, spray per capelli, creme, schiume da barba), finite quasi tutte in mare.
Questi piccoli frammenti di plastica, apparentemente insignificanti, sono invece quelli più nocivi e pericolosi. Gli impianti di trattamento e depurazione delle acque infatti non sono in grado di intrappolarli e quindi arrivano direttamente in mare, dove vengono scambiati per cibo da diverse specie.
Per dare una risposta a questo problema Marevivo ha presentato una proposta di legge sottoscritta da oltre 40 deputati di diversi gruppi politici, in base alla quale dal 1° gennaio 2019 non sarà più consentito produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti microplastiche. L’iniziativa rappresenta uno snodo cruciale della campagna “Mare mostro”, nata per informare e sensibilizzare sull’impatto della plastica in mare, realizzata da Marevivo in collaborazione con Marina Militare e CoNISMa. Per accelerare i tempi di approvazione in Parlamento si può sottoscrivere una petizione online su change.org o su marevivo.it.

Informazioni

Aragorn: 02 46546758
Marevivo: clicca qui