Come l’emergenza corona virus ha cambiato l’intrattenimento?

Come l’emergenza corona virus ha cambiato l’intrattenimento?

Questa è la domanda che ci siamo posti nel corso dell’ultimo mese, sappiamo che gli eventi nascono per mettere in contatto diretto le persone: fare rete, rinsaldare i rapporti e crearne di nuovi, essere la stessa sera nello stesso posto in cui si esibisce l’artista preferito o ascoltare l’intervento di quel personaggio che stimiamo da anni. Tutte attività a cui – in questo momento- dobbiamo rinunciare per la sicurezza sanitaria di tutti noi.

Purtroppo non abbiamo una risposta, ma stiamo osservando quanto – nelle ultime settimane – il digitale stia aiutando il mondo dell’intrattenimento a essere comunque presente  nel nostro quotidiano.

È già noto che gli eventi si possono trasmettere anche online, ma in questi giorni tutti, in maniera differente, ci siamo approcciati in modo più consapevole alla tecnologia, al web, ai social con cui abbiamo un rapporto di controverso: famiglie che si riuniscono su FaceTime e WhatsApp, amici che fanno aperitivi a distanza su HouseParty, riunioni e video lezioni con Zoom o Hangouts. 

E gli artisti? Per dimostrare la loro vicinanza ai fan e non solo in questo periodo particolare hanno proposto: conversazioni improvvisate in diretta web, concerti in streaming, dirette Instagram per riascoltare LP storici, intonare dal balcone i successi italiani e l’Inno di Mameli o ricreare una discoteca, maratone di letture e interventi per 12 ore di fila, video per ricordarci le basi dell’igiene personale. Anche la televisione si è trovata a stravolgere palinsesti e format consolidati con programmi patchwork composti da collegamenti rigorosamente “da casa e in tuta”, fino ad arrivare ad uno speciale in prima serata con 4 ore di sola musica e parole. Tutti questi “mini-eventi” – alcuni in modo più esplicito di altri – hanno invitato alla riflessione e a sostenere chi è ora in prima linea per far fronte a questa emergenza.

Proprio come la campagna #iosuonodacasa lanciata dal portale Rockol dal 7 marzo a sostegno dell’Ospedale Niguarda per l’acquisto di postazioni letto attrezzate attraverso il numero solidale concesso in uso dall’Associazione Nazionale Italiana Cantanti, la diretta di Gianna Nannini il 19 marzo su Instagram per raccogliere fondi a sostegno degli Ospedali San Paolo e San Carlo di Milano, la diretta streming e tv #musicacheunisce che ha raccolto oltre 7.500.000 euro a sostegno della Protezione Civile e la pubblicazione del brano Rinascerò/Rinascerai a sostegno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo che sta raccogliendo fondi attraverso le visualizzazioni online, l’acquisto del brano sulle piattaforme musicali e all’eccezionale decisione di SIAE di rinunciare ai propri proventi.  

Le location – che prevedono un’interazione tra più persone, siano esse in ammirazione di un’opera artistica, cinematografica oppure uno o più artisti durante una rappresentazione – al momento restano bloccate fino a nuovo ordine, ma i protagonisti non si sono fermati. Tra le alternative: musei che offrono la possibilità di visitare online le proprie collezioni; teatri che avviano contest sui social per ricordare momenti pubblici e privati, organizzano con i canali tematici la messa in onda dei successi; musicisti che si uniscono per sostenere la propria città; cineteche che aprono i loro archivi; strutture fieristiche che si riconvertono in ospedali. Tutto questo per farci un regalo, ma anche a ricordarci che ci sono e ci aspetteranno quando l’emergenza sarà rientrata pur consapevoli che saranno fruiti con nuove modalità. 

Manifestazioni di grande rilievo come le Olimpiadi in Cina, il Salone del Mobile a Milano, le Fashion Week di tutto il Mondo, Festival come Coachella in America e Glastonbury in Inghilterra sono stati rinviati al 2021; mentre l’Eurovision Song Contest in Olanda ha modificato titolo e format prendendo spunto da tutti quei convegni che si sono “spostati” online.

Questo periodo di riflessione ci ha permesso sicuramente di affinare (e in alcuni casi scoprire) le opportunità del digitale nel mondo dell’intrattenimento che permettono di interagire con un maggior numero di utenti.

La sfida oggi, per l’intrattenimento, è stata quella di riorganizzarsi, riprogettarsi e presentarsi ai propri utenti in maniera differente grazie soprattutto al digitale. Quale sarà quindi la sfida futura quando l’emergenza COVID-19 sarà passata? Continuare a mostrare la propria capacità di saper individuare la formula di comunicazione più adatta per tipologia di evento ed iniziativa proposta, mantenendo vivo il valore della fruizione dal “vivo”.

#showgoeson

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